mercoledì 30 agosto 2017

Perché i "minibot" proposti dalla Lega sono un bluff

Recentemente ha avuto diffusione la proposta della Lega per mano del suo responsabile economico, Claudio Borghi Aquilini, dei cosiddetti minibot, una sorta di moneta parallela che avrebbe l'obiettivo di aumentare i consumi attraverso un incremento della quantità di moneta in circolazione senza però passare dalla Banca Centrale Europea e dai vincoli ai quali essa è tenuta a rispettare. Come si sa l'emissione di moneta, e non riferita alle sole banconote, è di sola competenza della Banca Centrale Europea, ciascun governo dell'Eurozona può emettere titoli di Stato (BOT, CCT, BTP etc...) a fronte del deficit di bilancio da coprire e dei titoli in scadenza da rinnovare, ma non può emettere moneta, cioè banconote.
Quello che propone Claudio Borghi è l'emissione di una sorta di obbligazioni come i BOT, cioè privi di cedola, del valore nominale tra 5 e 100 euro e renderli scambiabili tra i cittadini come fossero normali banconote in euro con rapporto 1 a 1 con l'euro stesso.

Questi titoli verrebbero inizialmente utilizzati dallo Stato per pagare i creditori degli enti pubblici a fronte di commesse eseguite e per le quali attendono ancora il pagamento. Questi titoli danno poi la possibilità al possessore di pagare imposte e contributi sociali dovuti allo Stato e come scritto precedentemente possono essere scambiati tra i cittadini, i quali quando lo ritenessero opportuno li consegnerebbero allo Stato per pagare il controvalore di tasse, imposte e contributi sociali.

La proposta al momento è alquanto lacunosa, superficiale, tanto che non c'è un documento che la descriva negli opportuni dettagli, infatti si può solo fare riferimento ad uno storify dello stesso Claudio Borghi qui. Per il resto ci sono interviste, video ed articoli dei quali si dovrebbe procedere a fare una serie di collage per capire man mano qualche dettaglio in più.
In ogni caso da quello che si può sapere si tratta di una proposta del tutto priva di senso, ridicola ed utile solo ad ingannare i cittadini. Vediamo il perché.

Questi titoli-banconota dovrebbero essere consegnati alle aziende creditrici delle amministrazioni pubbliche e già qui vorrei proprio vedere la parte pratica: consegnare valigie di minibot di vario taglio per pagare ad esempio importi di decine o centinaia di migliaia di euro di controvalore. Anche ammesso di usare solo il taglio da 100 euro a fronte di una fattura ad esempio da 30.000 euro servono comunque 300 di questi minibot. Fattibile certo, ma un po' ridicolo.
Ma non è qui l'aspetto controproducente, questo viene dopo.
Questi minibot possono essere utilizzati per pagare oneri fiscali e contributivi ed è logico pensare che vengano utilizzati in forma prioritaria, cioè se ho da versare ad esempio 10 mila euro di IVA e posseggo 4.000 euro in minibot utilizzerò prima questi ed il saldo lo verserò in euro.

E qui casca l'asino!
Vediamo le ripercussioni per le casse pubbliche con un esempio. Supponiamo in via esemplificativa che le entrate statali (di tutte le amministrazioni pubbliche) siano pari a 100 miliardi di euro e le uscite a 102 miliardi, quindi con un deficit pari a 2 miliardi (tralasciamo il valore del PIL che in questo ambito non interessa), e che si abbia un debito verso i fornitori di 10 miliardi di euro che il governo vuole onorare usando questi minibot.
Il Tesoro pertanto emette e consegna questi titoli ai fornitori per l'intero ammontare: 10 miliardi (si è detto che il rapporto è di 1 a 1 con l'euro).
Ora, cosa accadrà man mano che i fornitori dovranno versare tasse, imposte e contributi a prescindere da un eventuale scambio tra privati di questi minibot? Che li useranno come scritto precedentemente in forma prioritaria per pagare tutto o parte del dovuto saldando l'eventuale differenza con normali euro.

Lo Stato (tutte le amministrazioni pubbliche nel suo compesso) quindi si ritroverà a ricevere nel periodo (esercizio) successivo entrate sì, contabilmente, pari a 100 miliardi di euro ma costituite da 90 miliardi in euro e 10 miliardi in minibot. Le spese saranno 102 miliardi ma il deficit non sarà più di 2 miliardi bensì di 12! Questo perché i minibot incassati valgono a quel punto "zero" per lo Stato. Questo se non intende riemetterli nuovamente e ripetere il circolo che diventerà così vizioso.

Qualcuno potrà obiettare che a fronte di una crescita economica le entrate possono aumentare e invece di avere 90 + 10 miliardi di entrate queste possono diventare ad esempio 95 + 10 = 105 mld. Certo, ma anche le uscite nella realtà aumenteranno e comunque non cambia il senso di questa mia obiezione: l'emissione di minibot aumenterà il deficit reale, il bilancio contabile è solo un dato apparente!

E l'asino cade due volte!
Qui arrivo ad illustrare la completa inutilità di questa ridicola proposta: i minibot sono inutili in quanto già ci sono i BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) che possono essere usati e che non contravvengono i limiti dei trattati europei. Questi infatti vietano la concessione di scoperti o prestiti ad enti pubblici da parte delle autorità monetarie, ma non vietano assolutamente ad un governo di pagare una fattura usando obbligazoni sovrane e quindi ad esempio gli attuali BOT, BOT che vengono oggi collocati tramite asta pubblica non perché è richiesto da particolari norme ma per una semplice ragione finanziaria: chi ti presta denaro per un certo tempo (anche fosse qualche mese) vuole in cambio un premio, un interesse! Ma a fronte di una fattura per la quale il fornitore chiede solamente pari importo, l'amministrazione pubblica debitrice può tranquillamente pagare tramite questi titoli che, come i minibot proposti, sono al portatore quindi possono essere trasferiti tranquillamente tra privati prima di essere rimborsati. L'unica differenza è che i BOT hanno una scadenza prefissata (3, 6 o 12 mesi) mentre i minibot no, verrebbero onorati alla presentazione. Ma questo è un dettaglio irrilevante dato che come già scritto il possessore li utilizzerebbe non appena sia possibile in luogo degli euro veri e propri.
Il racconto poi che vorrebbe questi titoli scambiati come fossero banconote, alla pari degli euro, così da incrementare i consumi regge poco. Attualmente ci sono ad esempio in circolazione i buoni pasto, gli sconti prodotto al portatore emessi dalle rispettive aziende produttrici ed altri similari, eppure quanti di voi hanno scambiato questi con altre persone?

Insomma, immaginare che questo strumento possa servire ad aumentare i consumi è pura illusione, aumenterà o manterrà invece il deficit pubblico al medesimo livello. E comunque è proposta inutile dato che lo Stato ha già, come visto, gli strumenti per pagare i fornitori, oltre alla possibilità, non consigliata, di infischiarsene dei vincoli europei e procedere ad aumentare a propria discrezione la spesa pubblica e quindi il deficit. Le sanzioni sono di importo inferiore a quanto si otterrebbe, ma il problema non sarebbe quello bensì la reazione dei mercati per i quali la fiducia ed il rispetto delle regole sono fattori fondamentali, questo Claudio Borghi, che ha lavorato in ambito finanziario per una banca importante, dovrebbe saperlo.

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