domenica 19 febbraio 2017

"Accountability Bonds" - la proposta tedesca per contrastare i deficit eccessivi

All'interno dell'Eurozona non tutti i Paesi aderenti rispettano le regole di bilancio e questo può condurre a crisi che si ripercuotono anche sui partner. Ecco quindi la necessità di trovare soluzioni che limitino questa possibilità inducendo i governi a perseguire una politica di rigore sui conti pubblici evitando deficit eccessivi. Una di queste proposte giunge dal presidente dell'Istituto Tedesco di Studi Economici IFO: il Prof.Clemens Fuest.

In sostanza egli propone di creare due categorie di titoli del debito pubblico emessi dai vari governi dei Paesi dell'area euro sulla falsariga delle obbligazioni delle imprese private, una prima categoria "Senior" e l'altra "Junior". Il presupposto sarebbe quello di indurre i governi a rispettare i parametri stabiliti dai trattati ed in particolare la sua più recente formulazione all'interno dell'oramai famoso Fiscal Compact, il quale contempla un limite al rapporto deficit strutturale (corretto per gli effetti ciclici) sul PIL pari allo 0,5%. Il Prof.Fuers, come premessa, lamenta il fatto che i governi dei Paesi dell'eurozona (compresa la Germania) dal 1999 al 2014 hanno complessivamente disatteso ben 159 volte il rapporto deficit/PIL al 3% stabilito nel Trattato di Maastricht, di queste, 50 sono state le volte in situazione di recessione, e ben 109 in situazioni di crescita ed a fronte di questo nessuna sanzione è stata mai comminata (Germania inclusa, va sottolineato).


Fuest propone di introdurre una seconda categoria di obbligazioni sovrane chiamate "Accountability Bonds" (o Verantwortungsanleihen in tedesco), cioè obbligazioni di responsabilità. Queste obbligazioni avrebbero un tasso di interesse maggiore di quello di mercato dell'ordine del 4 o anche 5% ed una durata pari a 5 anni. Verrebbero emesse a carico dei governi per la quota eccedente il deficit strutturale (corretto per gli effetti ciclici dell'economia) che superi il tetto stabilito dal Fiscal Compact, ovvero lo 0,5% del PIL. In pratica, allo stato attuale, la situazione in prospettiva sarebbe la seguente nel caso fosse in vigore tale regola:


Nella figura i Sünden-Anleihen sarebbero le obbligazioni di responsabilità, qui soprannominate in tedesco con un termine più severo: obbligazioni di peccato. Nella parte a sinistra della tabella sono riportati i deficit strutturali rispetto al PIL previsti per l'anno 2017 (in nero) e 2018 (in blu) stando ai dati della Commissione Europea. Per la Francia ad esempio abbiamo rispettivamente il 2,3% ed il 2,7%, per la Spagna il 3,6% per entrambi gli anni e per l'Italia rispettivamente il 2% ed il 2,5%.
Se la proposta di Fuest fosse in vigore, la parte eccedente lo 0,5% dovrebbe essere coperta emettendo questi Junior Bond e nella parte a destra sono riportati gli importi corrispondenti: 87,2 mld di euro per la Francia, 66,7 mld per la Spagna, 57,5 mld per l'Italia e così via. Si noti che per la Grecia non è prevista alcuna emissione in quanto il deficit strutturale è inferiore allo 0,5%.

Nella sua proposta Fuest prevede inoltre che, per i Paesi che dovessero avere un rapporto debito/PIL oltre il 120%, gli interessi su queste obbligazioni verrebbero congelati e la maturità sarebbe prorogata sino a quando tale rapporto scenderà sotto quel limite.
In contropartita Fuest suggerisce di condividere il rischio tra i Paesi membri per la quota invece di vecchio debito e per i titoli emessi a fronte del deficit strutturale ammesso, che rientri cioè nel limite dello 0,5% del PIL.

I vantaggi di questa soluzione consisterebbero nel fatto che i Paesi si troverebbero a rinnovare la maggior parte dei titoli in scadenza con un interesse basso in quanto il rischio sarebbe condiviso tra i Paesi membri, mentre sarebbero a carico del solo governo emittente la quota emessa di questi Accountability Bonds.
E' quindi intuitivo che un conto è trovarsi, come è stato ad esempio durante la crisi del 2011, a rinnovare tutti i titoli in scadenza (ad esempio nell'anno) a tassi eccessivamente alti, altro è doverlo fare solo per questi Accountability Bonds. Ad esempio per quanto riguarda l'Italia a fronte di titoli in scadenza annualmente per circa 350 mld di euro, sarebbero, stando ai dati attuali e rappresentati nella precedente tabella, solo 57,5 mld quelli oggetto di interesse maggiorato di un 4 o 5% rispetto al livello di mercato. Non si giungerebbe così a crisi che impedirebbero a quel governo l'accesso ai mercati finanziari.
Indurrebbe poi i governi ad evitare bilanci irresponsabili per rispettare invece una maggiore disciplina di bilancio.
Gli investitori sarebbero garantiti per la quota predominante di debito in circolazione in quanto garantito da tutti gli Stati membri dell'Eurozona e sarebbero esposti solo verso questi Accountability Bonds.

Per saperne di più:

Dal Prof.Fuest sul sito IFO (28 aprile 2016)


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