domenica 11 settembre 2016

TARGET 2 (in versione semplificata)

Il TARGET, acronimo di Trans-European Automated Real-Time Gross Express Transfer-System, è un sistema di regolamento lordo in tempo reale dei pagamenti all'interno dell'Eurosistema e gestito da tre banche centrali nazionali: la Banca d'Italia, la Banque de France e la Deutsche Bundesbank. Ha visto la sua prima versione nel 1999 e una successiva evoluzione denominata appunto TARGET 2.
In sostanza è un sistema rapido ed efficace per i numerosi pagamenti transfrontalieri.

Di recente se ne parla spesso paventando chissà quali tragedie per il fatto che registrando le posizioni nette per ciascuna banca centrale all'interno dell'Eurosistema, evidenzia situazioni in cui alcune di queste segnano situazioni di sempre crescente debito e altre viceversa a credito:


Va detto che alcuni anni fa alcuni importanti economisti a livello internazionale avevano sollevato questioni riguardanti le possibili conseguenze di una situazione di crescente divario nella posizione debitoria e creditoria di alcuni Paesi, ovvero delle rispettive banche centrali, questioni che hanno messo in allarme il mondo economico anche se poi molte di queste osservazioni si sono rivelate prive di fondamento.

Ma come funziona questo sistema di pagamento?
Sappiamo che per effettuare un pagamento che coinvolge due banche diverse è necessario che tra le due vi sia un conto in comune (conto nostro o conto vostro). Ad esempio se devo pagare un fornitore per l'acquisto di un prodotto e per questo effettuo un bonifico dal mio conto corrente a quello del beneficiario e se costui lo ha presso altro istituto, la mia banca eseguirà due operazioni di segno opposto:

1) Addebiterà l'importo sul mio conto.
2) Accrediterà lo stesso importo sul conto in comune (conto nostro) che la stessa ha con la banca del beneficiario.

La banca del beneficiario effettuerà quindi l'accredito dell'intero importo sul conto del proprio cliente (e mio fornitore).

Bene, e a livello internazionale? Onde evitare che ogni banca abbia conti in comune con ciascuna altra banca europea si è provveduto a istituire sistemi di pagamento più efficaci e meno laboriosi.
Per comprendere facilmente il processo mediante TARGET 2 facciamo un semplice esempio. Si supponga che io depositi 3 milioni di euro sul conto corrente presso la mia banca commerciale, esempio Unicredit e ipotizziamo che questa versi 2 di questi tre milioni sul conto che essa detiene presso la Banca d'Italia, in parte mettiamo sia come riserva obbligatoria ed il resto come riserva volontaria. Non è detto che questo avvenga sempre ed in questo modo, ma serve in questa occasione per comprendere facilmente poi i passaggi che prevede il sistema TARGET.

A questo punto si supponga che io decida di acquistare un immobile a Colonia (Germania) e che debba pagarlo 1 milione di euro effettuando un bonifico a favore di un cittadino tedesco che ha il suo conto presso la Commerzbank.
A seguito della mia disposizione di bonifico, la mia banca addebita 1 milione di euro sul mio conto e dà disposizioni alla Banca d'Italia di addebitare lo stesso importo sul conto che ha presso di lei (conto nostro di Unicredit presso Banca d'Italia), in questo modo dei 2 milioni che aveva depositato prima (a seguito del mio versamento di 3 milioni) ne rimane 1. Contabilmente la mia banca (Unicredit) vede ridursi le passività di 1 milione (togliendolo dal mio conto) e lo stesso importo per le attività (l'addebito che la Banca d'Italia esegue sul conto nostro di Unicredit presso di lei).
La Banca d'Italia trasmette la disposizione attraverso il sistema  TARGET 2 alla Bundesbank, la quale provvede ad effettuare la stessa operazione ma di segno opposto, in questo caso accreditando l'importo di 1 milione di euro sul conto nostro che Commerzbank ha presso di lei.
A finire Commerzbank accrediterà l'importo sul conto corrente che il mio creditore ha presso di lei.
La stessa Commerzbank vedrà aumentare la voce attività per 1 milione a seguito dell'accredito effettuato dalla Bundesbank sul conto che Commerzbank ha presso di lei e di pari importo le passività a seguito dell'accredito che lei questa volta fa a beneficio del suo cliente.

Fino a qua sembra essere tutto lineare. La questione però che è stata sollevata a suo tempo riguarda le banche centrali e più precisamente riguardo il fatto che tra le banche centrali non avviene alcun pagamento, nell'esempio fatto tra Banca d'Italia e Bundesbank.
Cosa avviene allora?
Semplicemente se non vi sono altri movimenti in direzione opposta che compensino l'operazione da 1 milione di euro da me ordinata, la Bundesbank effettuerà automaticamente una operazione di credito nei confronti della Banca d'Italia. Cioè a bilancio Banca d'Italia registrerà passività per 1 milione di euro mentre viceversa la Bundesbank registrerà lo stesso importo tra le attività. Se fosse avvenuta una operazione di trasferimento effettivo di denaro questa doppia registrazione non avverrebbe.
In definitiva i saldi TARGET non sono altro che le posizioni a debito o a credito che ciascuna banca centrale che ne fa parte ha rispetto al resto dell'Eurosistema.
Possiamo fare una verifica prendendo in considerazione i bilanci 2015 di Banca d'Italia e Deutsche Bundesbank e guardare alle voci 9.4 dal lato delle attività e 9.3 dal lato delle passività dello Stato Patrimoniale e questo in virtù del fatto che tutti i bilanci sono realizzati secondo il medesimo criterio:

BANCA D'ITALIA


Come si può notare la voce 9.4 tra le attività è a "zero", segno che la posizione netta della nostra banca centrale nei confronti degli altri Paesi dell'eurozona al 31.12.2015 non è a credito, mentre segna invece un rapporto debitorio di poco più di 248 mld di euro indicato alla voce 9.3 delle passività.
Questo è in linea con quanto indicato nel primo grafico mostrato e relativo ai saldi TARGET 2 che per semplicità riporto nuovamente:


procediamo con una verifica della situazione della banca centrale tedesca:

DEUTSCHE BUNDESBANK

La quale riporta 584 miliardi tra le attività (a credito) e quindi "zero" tra le passività, segno che la banca centrale tedesca vantava a fine 2015 un credito di quasi 600 miliardi di euro nei confronti dell'Eurosistema.
In sostanza il saldo TARGET 2 rappresenta il progressivo della situazione della bilancia dei pagamenti. Questa è stata pressoché in equilibrio fino alla crisi finanziaria sopraggiunta nel 2008, in quanto a fronte di una uscita di denaro da un Paese (es.Italia) verso un altro (es.Germania) per il pagamento ad esempio di merci importate vi era un trasferimento in senso opposto (es.dalla Germania verso l'Italia) a fronte di prestiti interbancari (da banche tedesche a italiane) o per l'acquisto di titoli di Stato o altro ancora. I movimenti in entrata ed in uscita si compensavano e la bilancia dei pagamenti dei Paesi era in equilibrio. Poi con la crisi sono sopraggiunte motivazioni che hanno portato a divari sempre crescenti in quanto sono venuti a ridursi sensibilmente i movimenti finanziari, in parte rientrati in seguito ma recentemente aumentati nuovamente.

Ma quali problemi crea questo divario? In sostanza nessuno, non c'è alcun limite superiore o inferiore ai valori a credito o a debito. Quindi la banca centrale tedesca può proseguire a registrare in ulteriore aumento del suo saldo TARGET e viceversa a debito quello della Banca d'Italia.
Emergerebbe un problema, o meglio una perdita, se un Paese uscisse dall'eurozona e non si rifiutasse di pagare l'importo a debito, ad esempio se l'Italia fosse uscita dall'eurozona a fine 2015 e si fosse rifiutata di pagare al resto dei Paesi dell'Eurosistema i 248 mld di euro di passività. In quel caso si registrerebbe una perdita a bilancio per le banche centrali rimanenti in ragione della loro quota di partecipazione alla Banca Centrale Europea.
La questione era stata posta in primo luogo dall'economista tedesco Hans Werner Sinn proprio nel periodo in cui le divergenze si fecero rilevanti, ma la sua stessa banca centrale gli rispose prontamente smentendo le sue osservazioni critiche.
Se qualcuno avesse desiderio di documentarsi, qui trova la pagina dedicata all'argomento redatta dal Prof.H.W.Sinn:

Cliccare qui per visitare la pagina
Tutta la pagina e la documentazione è in lingua tedesca ma è possibile trovare numerosi articoli e documenti sia del Prof.Sinn che di altri anche in lingua inglese.

Personalmente ritengo inconsistenti le preoccupazioni e le grida di allarme che qualche media o blog lanciano, guardando crescere i divari tra le diverse posizioni debitorie e creditorie delle banche centrali. E' semmai di (inutile) utilità per gli oppositori dell'euro per tentare di dimostrare uno degli scompensi causati dall'euro, considerazione infondata in quanto ciò che conta per un Paese è la situazione della Bilancia dei Pagamenti complessiva con il resto del mondo, non quella relativa ad una sola parte.

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